Dove e quando
2019-05-16 | Palazzo san Giorgio - Genova
Convegno: Porti Italiani e sicurezza: prevenzione e contrasto dei fenomeni illeciti
16 maggio, ore 16,30 – Palazzo San Giorgio, 2, 16126 Genova GE
Saluti Istituzionali
Realino Marra, Professore di Filosofia del Diritto, Dipartimento di Giurisprudenza (DIGI) e Preside della Scuola di Scienze Sociali, Università degli Studi di Genova
Anna Sciomachen, Professore di Ricerca Operativa e Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management dei Trasporti, Dipartimento di Economia (DIEC), Università degli Studi di Genova
Presentazione e introduzione ai lavori
Enrico Musso, Professore di Economia dei Trasporti, Dipartimento di Economia e Direttore del Centro Italiano di Eccellenza sulla Logistica, Trasporti Infrastrutture (CIELI), Università degli Studi di Genova
Panel
Modera: Lara Penco, Professore di Economia e Gestione delle Imprese, Dipartimento di Economia (DIEC), membro del CIELI, Università degli Studi di Genova
Presentazione ricerca e risultati
Dott.ssa Clarissa Spada, Ricercatrice the Italian Port Security Project
Il rischio di terrorismo jihadista nei porti italiani
Dott. Lorenzo Vidino – Program on Extremism, George Washington University
Il rischio di terrorismo jihadista nel porto di Genova
Dott. Matteo Pugliese – ISPI fellow
Il contrabbando di tabacchi lavorati esteri e il ruolo della cooperazione
Gen. Renzo Nisi – Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Genova
Integrated Border Management e i rischi correlati
Dott. Lorenzo Manso –Primo Dirigente Polizia di Frontiera Marittima ed Aerea di Genova
La visione del porto di Genova e le esigenze del porto
Dottor Claudio Barilaro – Responsabile Area Security Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale
Il presente convegno si pone l’obiettivo di presentare e di discutere grazie ai numerosi interventi previsti il progetto di ricerca, condotto dalla Turtle Group Consulting, LLC del Prof. Lorenzo Vidino, i cui risultati sono stati pubblicati nel report “Traffici illeciti e infiltrazioni jihadiste nei porti italiani: verso nuove soluzioni”(autori Clarissa Spada e Francesco Marone. A cura di Lorenzo Vidino).
Il progetto di ricerca in questione - della durata di quasi due anni - ha mirato ad effettuare una mappatura dei traffici illeciti legati a gruppi di criminalità organizzata transazionale italiana e straniera che, come spesso succede, utilizzano i porti italiani sia per operazioni di trasbordo sia per l’ingresso illecito di beni e persone. Particolare oggetto di studio sono trend e modi operandi relativi a traffico di droga, contrabbando di sigarette, traffico illecito di armi da fuoco e immigrazione clandestina, legati a gruppi di criminalità organizzata italiana e straniera che si servono dei porti italiani per lo svolgimento di tali attività.
Il secondo fenomeno preso in considerazione è il rischio terrorismo. La minaccia del terrorismo di matrice jihadista, a partire dagli attacchi dell’11 settembre, riguarda anche la sicurezza dei porti, con rischi significativi per la sicurezza nazionale. Costituendo per sua natura, per diverse ragioni, un “tallone di Achille” della sicurezza, il porto può essere usato come mezzo o bersaglio per il raggiungimento di determinati fini politici/ideologici/religiosi: sia tramite attacchi diretti a navi e strutture portuali sia attraverso l’infiltrazione di soggetti radicalizzati, compresi i cosiddetti foreign fighters di ritorno, interessati a compiere o quantomeno supportare attività terroristiche.
Il lavoro di ricerca ha potuto contare sia su un’attività desk – e quindi disamina delle fonti aperte primarie e secondarie – sia di ricerca sul campo potendo interloquire con vari operatori garanti di sicurezza. La scelta di questo tema non è casuale, ma deriva dalla necessità di sensibilizzare su un tema di cui si parla troppo poco e che, considerata la collocazione geografica dell’Italia e la presenza nel Paese di importantissimi e strategici scali portuali, merita di essere adeguatamente analizzata anche per comprendere quali siano i punti di forza del sistema italiano e, inoltre, quali aspetti potrebbero essere migliorati e potenziati per garantire porti sempre più sicuri e all’avanguardia.
(Un ringraziamento speciale a PMI Impact)
Contatti
Prof. Enrico Musso